"Esiste un'arte nello scattare il selfie perfetto.
I Kardashian conoscono il segreto. Ariana Grande segue religiosamente una regola.
E questo apparentemente li prende dal lato sinistro.
Secondo la dottoressa Anukka Lindell, docente di neuropsicologia sperimentale presso l'Università La Trobe di Melbourne, il nostro lato sinistro è più attraente di quello destro.
Ha iniziato la sua ricerca cercando l'hashtag #selfie, quindi ha analizzato le 10 foto più recenti di 100 uomini e 100 donne.
Dopo aver esaminato più di 200 foto, ha scoperto che la stragrande maggioranza dei selfie venivano scattati dal lato sinistro, anziché da quello destro o centrati.
"Il 92% del campione ha mostrato un'inclinazione generale alla posa, con il 41% che preferiva la guancia sinistra, il 31,5% che preferiva la guancia destra e il 19,5% postava ripetutamente selfie sulla linea mediana," scrive il dottor Lindell in Frontieres in Psychology.
“Sebbene la ricerca indichi che le pose della linea mediana sono percepite come emotivamente espressive quanto le pose della guancia sinistra, sono adottate meno frequentemente per un semplice motivo: sembrano meno lusinghiere.
I suggerimenti per posare per il “selfie perfetto” includono regolarmente evitare di guardare la fotocamera frontalmente in una posa sulla linea mediana, a meno che non si voglia sembrare più grandi; invece, è consigliabile adottare una rotazione di 3/4 o 2/3 verso la fotocamera poiché introduce più angolazioni, evidenzia gli zigomi e fa sembrare più snello il soggetto della foto.'
Ha anche scoperto che le donne in genere tendono ad avere una preferenza maggiore per il lato sinistro rispetto ai ragazzi.
Ma questo non è un fenomeno esclusivo della generazione dei selfie.
Gli artisti nel corso della storia hanno scelto di evidenziare il lato sinistro dei soggetti, inclusa la Gioconda di Leonardo.
"La teoria è che le pose della guancia sinistra sono intuitivamente percepite come più aperte emotivamente ed espressive rispetto alle pose della guancia destra", afferma il dott. Lindell."
Fonte: Miranda Larbi, www.metro.co.uk